Cedro
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Il cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara) è un albero sempreverde il cui nome “deodara” deriva dal sanscrito “devadar” che significa “albero degli dei”. Prende ispirazione dalla connessione dell’albero con l’Himalaya, considerata montagna sacra. Ha un legno durevole e molto resistente, impiegato nelle costruzioni edili e per grandi sculture. Dedicato alle persone dalla personalità forte e solida.
Nome scientifico: Cedrus deodara
Nome comune: Cedro
Diffuso nella parte orientale dell'Afghanistan, nel nord del Pakistan, Kashmir, India, Tibet e Nepal. Ama l'alta quota, infatti lo incontriamo tra i 1550 e i 3200 metri. Ne esistono soltanto di 4 specie, ma alcuni classificano tutte come sottospecie di una singola specie. è una conifera sempreverde, che può toccare i 50 metri d'altezza. Il tronco lungo e slanciato è l'origine di rami con orientamento orizzontale, che si piegano verso il basso con il passare degli anni. Questi ospitano degli aghi di colore verde chiaro riuniti a gruppi di 10/20, piuttosto morbidi.
Il nome “deodara” deriva dal sanscrito “devadar”, che significa “albero degli dei”; tale nome deriva dalla connessione dell’albero con l’Himalaya, considerata montagna sacra. Il primo esemplare viene introdotto in Italia agli inizi dell’Ottocento e si trova nell’Orto Botanico di Padova.
Il legno, piuttosto leggero, profumato, di colore dal bruno-rossastro al giallo chiaro e giallo-bruno è molto resistente agli attacchi di insetti lignicoli. Trova impiego nelle costruzioni edili, per grandi sculture, traversine ferroviaria, falegnameria ed ebanisteria. Viene anche usato come pianta ornamentale in parchi e grandi giardini.
Caratteristiche che lo rendono unico
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima